martedì 4 marzo 2008

INSONNIA


Fuori piove a dirotto ed è notte fonda....
Strana notte, triste e con pensieri dai mille volti.
E nel silenzio più assoluto rotto solo dalle gocce della pioggia sui vetri guardo nello specchio della mia anima sperando di ritrovare sentimenti, parole.
Perchè? Perchè a volte le persone a te care si comportano rifiutando il bene che tanto potresti dare? In questa notte dove il sonno non lenisce il dolore, mi sento lontana...
Lontana dai problemi che da anni mi seguono, lontana da affetti che mi hanno lasciata sola, e con la frase "dai, ce ne andiamo così ti farai le ossa" che mi colpisce.
Ma le ossa ce le si fa, ce le si forma, avendo continuamente ceffoni sul viso, oppure circondati dall'affetto, dalla stima, dalla fiducia?
Il buio di questa notte inghiotte i miei dubbi; le certezze arrivano quando scendo a vedere i miei bimbi che come angioletti dormono..... col viso sereno di chi ancora non sa com'è dura la vita, di quante battaglie, tante perse, si dovranno affrontare e di quanto male sono capaci le persone.... anche e a volte soprattutto quelle a te tanto care!
Faccio loro una carezza,
e stringo la manina calda
che per quanto piccolina da la forza a questa mamma di continuare la Sua Storia.

2 commenti:

Laura ha detto...

Ti vedo con gli occhi dell'immaginazione mentre accarezzi i tuoi bambini nel sonno, e trai da loro la forza per lenire i piccoli e grandi dolori che purtroppo ci da quotidianamente la vita. Per rispondere alla tua domanda... sarebbe bello potersi fare le ossa senza sentire dolore, solo circondati dall'affetto, dalla stima e dall'amore... un po' forse avviene anche così, ma il carattere si forma soprattutto sui calli dei nostri dolori. E' triste, ma purtroppo è così che funziona.

Un bacione, amica insonne... spero che questa notte tu possa trovare un po' di meritato riposo.

sorella ha detto...

Gli affetti non lasciano mai soli. L'essere soli è una condizione personale, la vivi anche circondata da persone care e non. L'essere sola davvero significa non avere l'appoggio di nessuno, neanche di chi sai essere fisicamente lontano, il sapere che il filo del pensiero è rotto con quelle persone, care o meno che siano. Ci si sente soli anche a dispetto della presenza degli altri. Abbiamo vissuto una vita fatta di intensa presenza fisica, di affetti familiari stretti, e a volte magari ci hanno anche stretto troppo e li abbiamo sentiti soffocanti. Le tue persone care rimangono sempre tali, a dispetto della distanza che, certo, può determinare dolore e nostalgia, ma non intacca mai la certezza del bene. Siamo individui, ognuno ha il diritto di fare delle scelte sulla base delle proprie necessità e dei propri desideri e se quelle persone care le ami, cerchi di fare in modo che non sentano il tuo dolore determinato dalle loro scelte. Semplicemente le lasci andare, amandole nello stesso modo e lasciandoti ugualmente amare. Lo farai tu stessa con i tuoi figli, quando decideranno di andare, di essere individui. La vita ci mette davanti a percorsi che dobbiamo anche fare da soli, ma non nella solitudine che intendi tu. In questo c'è il senso del farsi le ossa. Eppure sai, dentro di te, che alla minima richiesta di aiuto, di bisogno, quella solitudine che avverti ora si scioglierà in un momento. Non sempre scelte dolorose portano conseguenze dolorose. Ci si ama, anche da lontano. E anche tanto. Credimi.
Ti voglio bene.