domenica 9 maggio 2010

FESTA DELLA MAMMA




Si mandano a scuola i bambini.
Io penso che si farebbe meglio mandare a scuola i genitori; sono loro che ne hanno bisogno.
Non una scuola normale però, ma bensì una di fede, per ascoltare quello che Dio ci insegna per crescere e dare dei valori ai nostri figli.
Si crede che i bambini non sappiamo nulla e che i genitori e le persone grandi sappiano qualcosa.
Il Signore dice che è il contrario, è sempre il contrario.
Sono i genitori, le persone grandi che non sanno nulla e sono i bambini che sanno tutto.
Che cos'è quel tutto che sanno i bambini e i grandi non sanno più?
I bambini appena nascono sanno l'essenziale della vita.
L'essenziale in cosa consiste?
Nel sapere che non si può vivere senza gli altri. I bambini sanno che non possono vivere per conto loro, sanno che le cose più importanti della vita sono le persone che hanno davanti. E l'amore che ricevono e che un giorno riusciranno a dare è ciò che bisogna sapere.
Il resto è molto meno importante nella vita.
Diventando grandi , si dimentica l'essenziale e ci si aggrappa a cose che valgono molto meno.
Si dimentica che il volto delle persone è la ricchezza più grande che abbiamo intorno, non le cose materiali. Un bimbo invece intuisce subito che non può vivere, se non insieme agli altri, se non con gli altri, se non grazie agli altri
E' proprio vero che i bambini sanno tutto e i grandi non sanno nulla.
Oggi la mamma viene festeggiata; ma non sempre le mamme agiscono bene, sono attente oppure stanno coi loro figli il tempo che a loro serve per imparare ad amare,per crescere sicuri e sereni.
Nella nostra società questi valori stanno scemando; oggi a tener loro compagnia ci sono le play station, i cartoni su Boing, e le babysitter. Le mamme sono troppo impegnate con lavoro, palestre e impegni di ogni genere, tranne quello della mamma.
Loro, i bambini hanno una grande intuizione del mistero profondo dell'Uomo, di chi è l' Uomo.
Dio dice che l'uomo è il maschio e la femmina insieme. Altrimenti l'uomo non esisterebbe neppure. Sono la Sua immagine quando sono insieme, quando si vogliono bene, non quando ciascuna vive per conto proprio.
La festa di oggi dice la stessa cosa.
Per questo oggi sono Io che dedico a Martina e Riccardo questa ricorrenza: per chiedere loro perdono se qualche volta non sono proprio una mamma con la M maiuscola.