martedì 22 dicembre 2020

NATALE 2020



 


NATALE CHE RICORDEREMO.........

IL COVID invade il mondo nel febbraio 2020 e ci stara' a lungo.... mentre scrivo è ancora presente: dal  giorno 24 fino al 06-01-2021 saremo nuovamente in isolamento.

E questo giorno di pace rimarra' nella nostra memoria poichè ogni famiglia dovrà festeggiare in solitudine.

Niente feste, cenoni, abbracci e ritrovi con i nostri parenti, ci restano solo i sorrisi da regalare a distanza oppure attraverso un video SKYPE, come noi che il giorno 25-12 ci collegheremo con TREVIGLIO dove abitano i nonni e gli zii con i cugini.

Non so se mai qualche mio discendente riuscirà a leggere queste mie righe.....

Magari qualche figlio dei miei figli un giorno sarà curioso di leggere ciò che poteva scrivere una signora di mezza età come me con la quale tanti anni prima era imparentato.

E allora se stai leggendo sappi che abbiamo sofferto tutti in questo brutto periodo: camion di bare di persone care che si sono ammalate e mai più riviste, anche il nonno Gino ci ha lasciato così, gente che l'ha scampata ma con strascichi psicologici non indifferenti, e la solitudine ... compagna di molte 

giornate rimanendo chiusi in casa. I ragazzi, compreso mio figlio Riccardo  e mia figlia Martina costretti  a casa da scuola facendo lezione on line, sottraendosi alla possibilità di condividere con i loro amici i momenti spensierati.

Spero tanto che il futuro non riservi più tragedie del genere: spero sappiate mantenere vivi il rispetto e l'amicizia, due sentimenti che ci rendono migliori. E, anche se è un Natale diverso, e forse proprio  per quello, ancor di più valgono gli auguri, di un futuro dove potremo ancora cercarci, sceglierci  e amarci.

BUON NATALE.

giovedì 23 gennaio 2020

IL MALE DEL SECOLO





Cammino per le vie piene di rumori che non sono i miei.
Ma dov'è finita la voglia di giocare, ridere, sentire la brezza fra i miei capelli….
Un'ombra nera mi sovrasta.
E' grande, enorme mi fa star male. MI fermo.
Il tempo passa, non posso fermarlo… bisognerebbe viverlo.. non ne sono capace.
Il dolore mi annienta, la mente si riempie di nebbia fitta e vedo solo contorni.
L'amore andrebbe nutrito ed io non ho più cibo.
Guardo: tanti visi anonimi, tante maschere, nessuna anima.
Toc toc… cuore … ci sei?
Ma sì,  perché batti,  ma senza vita.
Allora?
I miei occhi stanchi si chiudono cercando di vedere.
Riprendo la mia strada senza orizzonte, senza domani, il vuoto è sempre lì al suo posto,
concediamogli la prima fila.