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BE',
ci siamo.
Mi viene in mente una mia vecchia poesia.....

Agosto 1992

"Il Bivio"

Percorrevo una piccola strada di campagna
solitaria e silenziosa;
la brezza giocava con i miei capelli
mentre il sole mi arrossava le gote e
forse anche perchè
il mio cuore ti pensava
e si emozionava.
Ero innamorata,
ma volevo fuggire da te,
andare incontro ad un destino diverso,
ignoto e proprio per questo più facile.
Non si intravedeva nemmeno cosa ci fosse in fondo a quella stradina,
così tranquilla,
ma io continuavo a camminare
finchè arrivai ad un torrente.
L'acqua era fresca e pura
come la mia ingenuità e
mi dissetai
come riuscivi a fare tu
quando mi baciavi.
Ecco la piccola strada ora si spaccava in due: guardai in tutte e due le direzioni;
una era semplice dritta e quieta,
l'altra era sagomata da curve e piccoli dossi.
Per dove avrei deciso di proseguire?
La prima era facile e scontata,
la seconda imprevista e piena di ostali ma anche di emozioni
proprio come quando mi abbracciavi e
mi dicevi parole stupende.
Cauta, impaurita,
mi diressi verso quella più difficile
ma ben più bella!,
sapendo bene che alla fine di quella strada avrei potuto trovare sia il tuo amore
e la nostra felicità,
sia la terribile consapevolezza che tutto quello in cui io avevo nuovamente sperato, risultasse fasullo.
Colsi un fiore e mi avvai verso la mia vita.



Ottobre 13

Quel fiore sta morendo.......
lo terrò come caro ricordo dentro un vecchio libro che parla d'Amore.