lunedì 1 gennaio 2024





L'ANNO CHE VERRA'



Gioco d'anticipo e metto  giù le carte di questo anno che è nato da così  poche ore.
So già che ogni tuo giorno sarà faticoso,
in salita.
Chino la testa davanti al destino, nulla si può evitare.
Malattie, interventi, sentimenti spenti  che non profumano più e sofferenza.
Ciliegina sulla torta che di panna non è tanta solitudine.
Oggi un assaggio dolce amaro l'ho già degustato e non mi è piaciuto.
Che fare?
Non lo so... ma non lo so davvero!
Guardo la mia vita come ho fatto centinaia di volte negli anni e vuoto solo vuoto intorno sempre vuoto.
Non un abbraccio di speranza, non un sorriso di complicità, non uno sguardo d'amore.
il vuoto.
C'è da perdersi...
Indifferenza vieni che giochiamo?
Veleno vieni che balliamo?
Odio vieni che cantiamo?
Intorno solo superficialità che schiaccia tutto.
Giuro, non fa parte di me tutto questo.
E allora cominciamo la conta al contrario: da 365 a zero, fino all'ultimo giorno che non voglio vedere perchè per me caro giorno di oggi, giorno 1,  tu sei già ZERO, non sei l'inizio,  sei già la fine.
Perchè tu non vali nulla e io più di te.



lunedì 4 dicembre 2023

NONNE, MAMME, FIGLIE








 Giulia Cecchettin è stata accoltellata dal SUO ragazzo per ben 29 volte perchè non sopportava perderla o che magari fosse di qualcun'altro.

POSSESSO, non AMORE

Rapporti che nascono difficili già sul nascere e i segnali vanno percepiti subito.

Ma è all'inizio che una storia va conosciuta e chiusa se dovessimo accorgerci che quello che credevamo un  sentimento dolce e gentile invece è un cerchio soffocante e silenzioso che si stringe addosso a noi  che per natura siamo portate a difendere, proteggere, e a innalzare l'uomo su di un piedistallo solo perchè siamo innamorate e, cosa non da poco, abituate che la parola dell' uomo sia insindacabile e autorevole  fin da piccole.

Mia nonna mi raccontò un episodio di quando era giovane: voleva farsi bella per il suo innamorato, mio nonno. Nel paese dove viveva erano arrivate le prime permanenti; eccitata dall'idea di provare questa nuova pettinatura prese appuntamento.

Ne uscì con una testa nuova, si vedeva bella, bella per lui e probabilmente felice per quella piccola piccolissima gioia nel vedersi diversa.

Incontrò mio nonno nella piazza del paese che chiacchierava con alcuni amici: si avvicinò con lo sguardo di chi vuol compiacere la persona amata.

Lui la scrutò dall'alto in basso e senza nemmeno dirle una parola la prese per il gomito si avvicinò alla fontana principale del paese e le mise la testa nell'acqua togliendo tutto di lei, anche quel bel sorriso, quindi le intimò di andare a casa ad asciugarsi.

La bella piega svanì all'istante e la mortificazione arrivò nel suo cuore: non potè far nulla, soltanto obbedire. E obbedì così per tutta la sua vita, anche quando l'uomo che amava se la spassava con un'altra in un luogo lontano.

Potere dell'uomo sulla donna.

Ma oggi? 

Oggi questa cultura purtroppo è ancora radicata in noi.

Non ce ne accorgiamo ma c'è.

Esiste ed è presente.

Mio figlio maschio la scorsa settimana mi disse che " a casa i soldi li porta mio padre", tu non conti nulla. Mi sono smaterializzata, paralizzata, pensavo di non essere riuscita a sentire bene. Non riuscivo a credere che un ragazzo nato nel 2004 potesse avere questa  mentalità assurda. E' mio figlio, gli voglio bene, ma non posso non condannarlo per questo.  E' grave.

Ieri sera mio marito durante una discussione mi disse la stessa cosa. Mio suocero non ci metteva un secondo a mortificare mia suocera. Sono queste frasi apparentemente innocue che li fanno sentire alcuni gradini sopra di noi e noi non dobbiamo permetterglielo. Ecco perchè tutto ciò è presente ancora nella nostra società.  Se ci riflettiamo bene l'uomo ancora oggi  è padrone.  La tradizione continua.

Ci siamo ancora dentro alla famiglia patriarcale. Ancora oggi le donne sono il punto debole.

Noi tutte siamo GIULIA.






lunedì 20 febbraio 2023

I NOSTRI CUCCIOLI


 

 I cani hanno sempre fatto parte della mia e nostra vita.

Disse Dio:

te lo manderò senza ali affinchè nessuno sospetti sia un angelo.

E di cuore e di bene da dare ne hanno sempre senza fine.

Il chihuahua della mia vita si chiama MIA, un batuffolo nero che ti ascolta cercando di capire tutto e c

che riempie lo spazio di casa agitando la sua codina sempre felice.

Nayra è un altro Catahoula come Youma ma intensamente diversa.

Probabilmente ha qualche patologia somigliante ad autismo canino, per cui tutto ciò che sta fuori casa le fa paura.

E' veramente strana, il cane più particolare mai avuto, ma è buona d'animo e noi ce la siamo tenuta ugualmente.

Il mio Fiocco è quasi un anno che non c?è più  ma mi manca molto ancora, sento ancora la sua presenza attorno a me. E penso che ci rimarrà per sempre.

Non c'entra nulla col post ma devo dire con mio rammarico che  ho perso quella scrittura intensa che mi apparteneva. Mi sento vuota anche nello scrivere.

Ciò non è buono.

Ho paura del futuro, non voglio invecchiare, mi spaventa questo tempo che corre così veloce.

E mi dispiace essere ciò che sono diventata: una persona priva di interessi ( causa anche le mie malattie), senza amicizie, cioè veramente e assolutamente sola, e lontana da tutto ciò che mi ha sempre interessato.

Che dire? Anche le parole perciò non arrivano più dal cuore, ma da questo tormento che mi porto appresso.

 Sentirsi così bui e chiusi è quasi insopportabile.

Ma un giorno vi racconterò di più.




sabato 14 gennaio 2023

LETTERA APERTA A MIO MARITO

 14 GENNAO 2023



Quanti 14 Gennaio sono ormai passati?

Si fanno fatica a contare.....

Eppure quel tuo sguardo fra il felice e il  preoccupato davanti alla Chiesa di Cavalese non lo dimenticherò mai!

Era più una fatica o una felicità?

Mentre  immagino  nella mia testa quel fotogramma a distanza di tanti anni mi sembra di intuire che fossero tutte e due le cose.

Perchè? Perchè perdere tutto quello che avevi era costoso: la libertà di agire in modo indipendente,

il rendere conto ad una terza persona,, e il senso tuo di solitudine che mai più avresti ritrovato.

Felicità invece consisteva nell'aver trovato quella ragazza dolce e mansueta che tanto ricordava la tua mamma, e che credeva nella possibilità di " scappare" da Milano e dalle sgrinfie di tuo papa' che ha sempre esercitato su di te tutto il suo potere.

Lo so: non si devono tirare le somme: il + e il - sono ovunque, l'importante e lo dici sempre, è camminare ancora fianco a fianco e che quando terminano i respiri corti ci sia ancora spazio per uno lungo, profondo, prolungato che riempie e svuota il petto.

 E come sempre...Auguri amore mio.


sabato 27 marzo 2021

 



DISCENDENZA


Sento che ci sei da qualche parte,

non qui, non ora e chissà dove.

Ci  sarai quando io non ci sarò più,

prenderai quel piccolo pezzo di cielo e di vita che ti spetta.

E mi somiglierai,

quell'aria timida ma decisa e il dono di un carattere sensibile ma anche forte

disposto a lottare per quello in cui crede.

E ti amerò così tanto che lo sentirai in un soffio di luce che  illuminerà il tuo destino.

Perchè voglio per te ciò che è mancato a me,

Perchè voglio per te i miei desideri,

Perchè voglio per te l'amore puro, quello  che sa donare, che  toglie ogni insicurezza.

Ci scopriremo  attraverso il monitor, in questa scrittura  digitale in quello che  sarà per noi

un dialogo che oltrepassa il tempo e che  non conosce limiti.

Passeranno diverse generazioni,  filosofie, modi di essere ma qui ti ritroverai in me 

così come io in te in un intrecciarsi di pensieri, emozioni che ci scambieremo in una dimensione solo 

nostra.

Per stare insieme senza mai esserci conosciute.

Perchè so che mi cercherai ed io ti aspetterò..

 prima o poi arriverai.


                                                                                                                                                                                




martedì 22 dicembre 2020

NATALE 2020



 


NATALE CHE RICORDEREMO.........

IL COVID invade il mondo nel febbraio 2020 e ci stara' a lungo.... mentre scrivo è ancora presente: dal  giorno 24 fino al 06-01-2021 saremo nuovamente in isolamento.

E questo giorno di pace rimarra' nella nostra memoria poichè ogni famiglia dovrà festeggiare in solitudine.

Niente feste, cenoni, abbracci e ritrovi con i nostri parenti, ci restano solo i sorrisi da regalare a distanza oppure attraverso un video SKYPE, come noi che il giorno 25-12 ci collegheremo con TREVIGLIO dove abitano i nonni e gli zii con i cugini.

Non so se mai qualche mio discendente riuscirà a leggere queste mie righe.....

Magari qualche figlio dei miei figli un giorno sarà curioso di leggere ciò che poteva scrivere una signora di mezza età come me con la quale tanti anni prima era imparentato.

E allora se stai leggendo sappi che abbiamo sofferto tutti in questo brutto periodo: camion di bare di persone care che si sono ammalate e mai più riviste, anche il nonno Gino ci ha lasciato così, gente che l'ha scampata ma con strascichi psicologici non indifferenti, e la solitudine ... compagna di molte 

giornate rimanendo chiusi in casa. I ragazzi, compreso mio figlio Riccardo  e mia figlia Martina costretti  a casa da scuola facendo lezione on line, sottraendosi alla possibilità di condividere con i loro amici i momenti spensierati.

Spero tanto che il futuro non riservi più tragedie del genere: spero sappiate mantenere vivi il rispetto e l'amicizia, due sentimenti che ci rendono migliori. E, anche se è un Natale diverso, e forse proprio  per quello, ancor di più valgono gli auguri, di un futuro dove potremo ancora cercarci, sceglierci  e amarci.

BUON NATALE.

giovedì 23 gennaio 2020

IL MALE DEL SECOLO





Cammino per le vie piene di rumori che non sono i miei.
Ma dov'è finita la voglia di giocare, ridere, sentire la brezza fra i miei capelli….
Un'ombra nera mi sovrasta.
E' grande, enorme mi fa star male. MI fermo.
Il tempo passa, non posso fermarlo… bisognerebbe viverlo.. non ne sono capace.
Il dolore mi annienta, la mente si riempie di nebbia fitta e vedo solo contorni.
L'amore andrebbe nutrito ed io non ho più cibo.
Guardo: tanti visi anonimi, tante maschere, nessuna anima.
Toc toc… cuore … ci sei?
Ma sì,  perché batti,  ma senza vita.
Allora?
I miei occhi stanchi si chiudono cercando di vedere.
Riprendo la mia strada senza orizzonte, senza domani, il vuoto è sempre lì al suo posto,
concediamogli la prima fila.